Benefits

I nostri prodotti sono salutari e genuini, realizzati secondo tradizione
e senza alterarne il gusto originale.

Le farine, prodotte solo con grani italiani di altissima qualità, sono ricavate seguendo l’antico metodo di macinatura a pietra i cui vantaggi, rispetto al metodo moderno con cilindri metallici, derivano dalla bassa velocità con cui la ruota frantuma i chicchi di grano,  mantenendo costante la temperatura della farina ed evitando che si surriscaldi.

L’aumento di calore infatti causerebbe la perdita delle proprietà benefiche che la caratterizzano, quali le vitamine, i sali minerali, le fibre, le proteine nobili e gli enzimi del cereale che la rendono più facile da digerire e più nutriente rispetto alle farine industriali.
Inoltre nella molitura tradizionale a pietra il grado di raffinazione non può essere troppo spinto e risulta quindi la più idonea per la produzione di farine integrali e semi-integrali nelle quali si riesce meglio a preservare la presenza del germe di grano.

La Pasta

La pasta prodotta con queste farine, trafilata al bronzo ed essiccata lentamente, oltre ad avere delle ottime proprietà nutrizionali ed alta digeribilità, tiene molto bene la cottura. La durata della fase di essiccazione varia, in funzione dei formati di pasta, da 20 a 36 ore e con temperature che non superano 45° e fino a raggiungere un grado di umidità al di sotto del 12,5%.
In seguito alla fase di essiccazione, la pasta subisce un ulteriore processo di assestamento che dura fino a 36 ore.
In questa fase il prodotto finito viene riportato a temperatura ambiente.
La trafilatura al bronzo contribuisce a lasciare la superficie della pasta più porosa, favorendo la capacità di trattenere il condimento anche dopo la cottura.
La pasta trafilata al bronzo si presenta con una superficie porosa e dall’aspetto opaco.

Nel produrre la nostra pasta utilizziamo solo grani 100% italiani, prevalentemente due tipi di grani antichi rari e di altissima qualità: il Saragolla, che deriva dal farro selvatico il primo cereale utilizzato dall’uomo e fu introdotto in Italia intorno al 400 dC; il Senatore Cappelli, selezionato agli inizi del 1900 dal grande agronomo Nazareno Strampelli ed a cui dette il nome del senatore che tanto lo aveva sostenuto nelle sue ricerche; altro grano utilizzato è il Nazareno così chiamato in onore del grande agronomo maceratese da tutti ricordato come “l’uomo del grano”.

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